Brodetto: curiosità di un piatto tradizionale marchigiano

Il brodetto è un piatto emblematico della tradizione marinara. Nelle Marche è un vero e proprio simbolo di identità culturale. Infatti, anche se esistono alcuni piatti simili in altre zone d'Italia, come ad esempio il caciucco livornese, ad Ancona e nei suoi dintorni, si chiama semplicemente brodetto. La sua ricetta si è evoluta nel tempo e ogni famiglia ha una sua personale versione, simile ma diversa dalle altre.

Del brodetto, ad esempio, non tutti lo sanno ma ci sono quattro ricette principali: il brodetto all'anconetana, il brodetto alla fanese, il brodetto alla portorecanatese e quello alla sambenedettese. Queste ricette in passato venivano tramandate oralmente. Tra loro ci sono alcune piccole varianti, ma l'elemento che hanno in comune è l'utilizzo di pesce fresco come ingrediente principale. I pesci che solitamente vengono utilizzati in questa ricetta sono la triglia, il merluzzo, la rana pescatrice, la razza, i calamari, lo scorfano, la mazzola, il palombo e l'aragosta.

Il brodetto all'anconetana ha la ricetta più antica, quella che ha subito meno variazioni nel tempo.

L'origine del brodetto è strettamente legata al lavoro dei pescatori, che preparavano questo piatto utilizzando gli ingredienti disponibili sulla loro barca. Anticamente era infatti un piatto povero, unico, che veniva preparato con pesce che non era vendibile sul mercato perché di piccola pezzatura, di poco valore o rovinato dalle reti. Questo veniva poi cucinato in un guazzetto, con acqua di mare, olio e aceto. Alcuni utilizzavano solo la cipolla, altri invece carota e sedano. Il brodetto veniva poi servito caldo, senza sprecare niente.

E voi, l'avete mai assaggiato?